Mostar si trova nel cuore dell'Erzegovina. L'affascinante centro storico della città è stato costruito nello stile ottomano e austroungarico. La città nasce nel medioevo, ma l'intenso sviluppo comincia solo con l'arrivo degli Ottomani, nel XV e nel XVII sec., soprattutto dopo la costruzione del ponte di pietra sulla Neretva, chiamato oggi Ponte Vecchio (bs. Stari most). Questo ponte è uno tra i dieci più conosciuti al mondo (www.touropia.com).
Mostar è il posto ideale per un pernottamento e può essere utilizzato come punto di partenza per le altre mete turistiche dell'Erzegovina, tutte raggiungibili nell'arco di un'ora viaggiando in automobile.
Il simbolo della città di Mostar è senza dubbio il Ponte Vecchio (bs. Stari most), costruito tra il 1557 e il 1566. Il ponte fu eretto su richiesta dei cittadini di Mostar e con l'incarico del sultano Solimano il Magnifico, in sostituzione del ponte medievale sospeso di legno. L'architetto del ponte fu Mimar Hayruddin, allievo dell’architetto ottomano più conosciuto Mimar Sinan. Hadži Mehmed-beg Karađoz fu il sorvegliante della costruzione del ponte ed ebbe lo stesso incarico durante l'edificazione della moschea del Karađoz-beg a Mostar. Il ponte ha un arco di 29 m ed è alto 20 m. Il suo nome fu cambiato spesso nel corso della storia: Nuovo, del sultano Solimano, Grosso e oggi Vecchio. Le torri accanto al ponte, Tara e Herceguša sulla sponda sinistra e Halebija sulla destra, furono erette nel XV sec. e spesso ampliate. Nella torre Tara si trova oggi il museo del Vecchio Ponte e nell'Halebija una galleria con le antiche immagini di Mostar. Il Ponte fu distrutto nel 9.11.1993. Dopo la ricostruzione fedele, finita nel 2004, il Ponte Vecchio di Mostar rientra nella lista dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.
Durante una sosta a Mostar bisognerebbe assolutamente assistere a un tradizionale tuffo nella Neretva dal Ponte. Dipendentemente dalla profondità dell'acqua della Neretva, un tuffo si fa da un'altezza tra 23 e 27 m. Verso la fine di giugno dal Ponte Vecchio ha luogo la gara tradizionale di tuffi. Nel 2014 questa gara è stata disputata per la 448esima volta. I tuffatori gareggiano nelle categorie: tuffi in avanti e a candela.
Intorno al Ponte si è sviluppato nel tempo il quartiere commerciale della città di Mostar. La parte della riva sinistra porta il nome Kujundžiluk, dato che i numerosi artigiani qui hanno prodotto e venduto i loro manufatti. Durante l'era ottomana questo era il centro commerciale di tutta la regione con più di 500 piccole botteghe. Gli artigiani erano organizzati in 30 associazioni commerciali (chiamate Esnaf) e ognuna di queste aveva il proprio vicolo che portava il nome dell'artigianato esercitato. Anche oggigiorno questo quartiere ha mantenuto la sua forma autentica con i numerosi negozi e i ristoranti tradizionali. L'artigianato tradizionale viene curato adesso ancora da pochi artisti. I più famosi tra loro sono: Ramiz e Edin Pandur (rame), Ismet Kurt (rame) e Mustafa Šoše (ricamo). Vale la pena di visitare le loro botteghe.
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Vale la pena di visitare tre monumenti nazionali dell'era ottomana della BIH a Mostar: Casa Muslibegović (bs. Muslibegovića kuća) (XVIII sec.), Casa Bišćević (XVII sec.) e Casa Kajtaz (XVIII sec.). Con la visita di questi tre complessi residenziali si può apprendere il modo di vivere delle famiglie più ricche in quel periodo nell'Erzegovina. Ogni complesso era composto da una parte adibita al commercio (Selamluk) e da una parte con giardino per la famiglia (Haremluk). Nella parte per il lavoro alloggiava la servitù e c'erano i magazzini. In questi spazi potevano accedere le persone invitate e non. Nella parte familiare si trovavano la casa abitabile, la cucina e il bagno.
La Casa Muslibegović è probabilmente l'edificio più importante dell'architettura abitabile in Erzegovina e il primo a essere stato costruito su quattro piani. Tipici della casa sono il corridoio centrale, per utilizzare al meglio lo spazio e l'entrata principale con due archi, una colonna e una loggia sopra l'entrata con vista sul giardino. La forma autentica della casa, gli intagli in legno, gli oggetti originali e i pezzi d'esposizione sono stati conservati fino ad ora. Nella casa oggi si trova al pian terreno un hotel, mentre i piani superiori possiedono un carattere puramente espositivo.
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Il testo di questo sottocapitolo non è stato copiato dal libro.
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